#HT #40: "Unity - In Solidarity With The Refugees of Moria Camp"
L'aspetto musicale nell'attuale Grecia sarebbe un buon argomento di cui
discernere, altresì ovviamente ampio. Un buon, e già ampio, inizio è la
raccolta "Unity vol I - In Solidarity With The Refugees of Moria Camp". Il
primo aspetto che colpisce: il 9 Settembre 2020 un'incendio ha colpito
il centro profughi/detenzione di Moria, isola di Lesvos. Una situazione già
decisamente grave e per il sovraffollamento e per le motivazioni che hanno
portato le persone ad esser forzatamente stanziate in quel luogo. Una
situazione a dir poco decisamente grave i cui un'incendio cerca di distruggere
il distruggibile. Se la comunità internazionale chiude tutte e due gli occhi
sulla situazione non tutta la Grecia lo fa. 160 musicisti si raccolgono,
ognuno mettendo a disposizione una canzone, e in pochi giorni pubblicano la
compilation in questione per raccogliere fondi d'emergenza. Una reazione a mio
avviso colossale. Ribadisco centossesanta musicisti, non due o tre, che in
pochi giorni si muovono e portano a casa. Una capacità di reazione non da
poco. Alcuni nomi sono sicuramente conosciuti a livello internazionale
(Rotting Christ, Nightstalker, Planet of Zeus, Villagers Of Ioannina City,
Tuber ad esempio), altri magari no ma almeno non nuovi per me (The Big Nose
Attack, Sadhus the smoking community, The Last Drive e qualcunaltro), la
maggior parte a me sconosciuti. Dal rock e sottogeneri al metal passando per
rap hip hop. Ecco, al momento non ho trovato rebetiko, se si cerca questo
penso si sia sulla strada sbagliata. Concludo, prima di tornare all'ascolto,
ribadendo l'importanza del gesto umano della raccolta e la sua velocità.
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