HT #44: "Eolo"
Tra le vie in pieno centro di Atene spicca per le sue caratteristiche e per il nome via Atena (una "s" in più in fine di parola e si passa da Atene ad Atena). Quante volte la ho percorsa e ripercorrerei ancora, tanto "normale piacere" nel semplice esser lì che se dovessi soffermarmi ora a parlarne, senza essermi prima posto dei limiti, rischierei di far partire una pergamena che in confronto Maratona è vicina. Mi fermo quindi al numero 42 della via (bel numero) dove si trova il mercato coperto, luogo che merita visita e magari uno scritto a parte. Se il suo ingresso principale si trova appunto su via Atene, vi è un'ingresso secondario, praticamente quella che potrebbe sembrare una via di mezzo tra una vetrina, una porta, un'ingresso di un cortile interno, praticamente una roba che rimarrebbe pressoché inosservata da via Eolo, la parallela. Questa via è stata rimordernizzata negli ultimi anni, resa pedonale, adornata di ciò che possa esser adornare: una via carina e molto tranquilla, mai ti aspetteresti che attraversando una porta secondaria ci si possa trovare in una immensa macelleria con i macellai che mannaia alla mano su appositi tavolini a un palmo di naso da te accettano la carne. Spettacolo un po' lugubre? Forse, ma la carne in definitiva la si taglia così. Se la scena dovesse sembrare troppo pesante, si può ignorare il tunnel misterioso e proseguire verso Omonia. Si raggiunge quindi piazza Kotzia ove si affacciano la Banca Nazionale e il Comune di Atene nonché affiorano reperti archeologici. Se però entrando nella piazza si alzasse lo sguado, si può trovare un segno della "pazzia" di qualcuno. Sì, chi ha apposto quella scritta almeno un po' scavezzacollo deve esser stato, ma trovo che sia bene così, che sia poisitivo trovare in uno stessa piazza banca, Comune, reperti archeologici e scavezzacollo.
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