HT #48: "La grata notturna"
Il sole è calato, il buio si è fatto largo tra le strette vie, i lampioni accesi sì ma le ombre si mangiano metà del loro lavoro, i vicoli stretti e ricurvi, una casetta diroccata, una finestra aperta sull'oscurità, una grata, un gatto che s'affaccia.
Non credo di averlo più rivisto, almeno non sdraiato a quella finestra. Di sicuro non era il gatto dall'orecchio mozzo che mi ha inseguto fin sotto casa. Anche quest'ultimo sarà stato un paio di giorni che non lo vedevo, fino a ieri sera, quando ho sentito un migolio insistende arrivare dal corridoio al pian terreno. "Qualcuno avrà lasciato la porta d'ingresso aperta ed un gatto sarà entrato". Era lui senza ombra di dubbio. Quando sono sceso a controllare, sì, aveva una punta d'orecchio mancante. Lo guardo, mi miagola insistente. Ok, per convincerlo ad uscire l'unica è recuperare qualcosa da mangiare. M'affretto al frigorifero, acchiappo qualcosa intanto che è lì al pian terreno e riapro la porta di casa. Mi guarda. Sì, mi ha seguito fin sull'uscio e mi ha aspettato lì. E' bastato scender le scae perché mi seguisse fin fuori dove gli ho lasciato il cibo per rientrare furtivamente prima che rientrasse nell'edificio. Piccole avventure quotidiane.
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