HT #123: "Agistri: blu, bianco e verde"
Dell'isola di Agistri è ben famoso il mare, giustamente, e le spiaggie, che alle volte sono scogli ma che ben possono andar bene per chi fosse interessato a lucertolarsi. Girare l'isola per cercare entrambi è ottima cosa, ma ogni tanto volgere lo sguardo verso l'alto, verso monte, e non verso il basso, verso mare, ben può dare le sue sorprese. Sorprese non proprio, i boschi di pini sono altra caratteristica fondante di Agistri. Quindi andare anche a perdercisi dentro può essere un buon punto di partenza. Sentieri in senso "stretto", dalla larghezza di uno scalpiccio per intenderci, sono veramente pochi, e tendono pure a bloccarsi in mezzo alla boscaglia quando meno te lo apetti, da cui o si decide di fare da "apripista" creando il prosequio con ovvio rischio reale di perdersi, oppure si torna indietro. Altra soluzione è seguire le carrabili. Di strade asfaltate che attraversano l'isola una ce ne è, e considerato l'esiguo numero di mezzi motorizzati è ampiamente sufficente. Di strade sterrate, adatte al passaggio di automezzi atrezzati, se ne trovano quasi un'eccesso. Si diramano nei boschi, creano bivi, senza quasi realmente portare in posti specifici. Sì, ok, se prosegui da qualche parte arrivi, ma i centri abitati sempre tre sono e con la strada asfaltata fai ben prima senza rischiare di bucare. Probabilmente sorsero in tempi non sospetti, quando a prescindere di asfalto manco se ne parlava a prescindere. Non sapre. E non trovo nemmeno che la cosa abbia poi molta importanza. Blu, bianco e verde in cui perdersi, questo sì.
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