HT #203: "E giù fino a..."

 La Pasqua ortodossa imperversa. Sabato sera la cerimonia religiosa che solitamente si tiene alla mezzanotte, quella in cui al passaggio di giorno l'officiante esce dalla chiesa e annuncia la rinascita, causa covid e lockdown è stata anticipata alle ventuno. Molte le persone presenti, ognuna con mascherina e candela personale, all'annuncio come da cerimoniale sono tornati verso casa. Petardi. Sì anche petardi ad accompagnare il tutto. In realtà alla mezzanotte comunque uno scampanio c'è stato (e relativi petardi), non si può anticipare di tre ore la rinascita... La domenica, effettivo giorno di Pasqua, molti pranzi domestici con tanto di musica. Proseguo per la mia strada, raggiunta Skala passo il porto e ritorno verso la caletta, quella con il disegno di Sonke, ma proseguo diritto verso la foresta. Come potevasi immaginare addentrato nella foresta si presenta il gatto rossiccio di zona. Miagola, attrae l'attenzione, si struscia anche. La prima volta che lo incontrai, ancora autunno, temetti che fosse abbandonato, mi fidai che non fosse così, e così non era. Lo ho reincontrato questa volta e altre ancora. Proseguo, la spaggia di Chalikiada è ormai vicina. La vedo, liggiù, in fondo al dirupo. Due bagnanti in ciabatte. Ennò, se loro sono arrivate indossando solo ciabatte questa volta ce la devo fare anche io. Per raggiungerla bisogna letteralmente scendere un dirupo, uno strapiombo, quasi a dover fare un'arrampicata. In precedenza il senso di vertigini mi aveva fermato, questa volta, come un mulo mi incaponisco e ce la devo fare. Ok, la discesa è fatta, finalmente. Poi un passaggio al ritorno mi intimorirà di più ancora, la paura di cascare sarà tanta, ma ancora non lo sapevo e comunque ce la avrò fatta. Finalmente sulla spiaggia. Se pensavo che i bagnanti fossero due mi sbagliavo. Sotto la scogliera, in un punto che dall'alto non si poteva vedere, diverse persone, qualcuno anche con un'infante, ed un mio condomine. Quest'ultimo, gentile, mi saluta e mi fa notare due grotte, decisamente utili d'estate quando il sole a picco non lascerebbe spazio vitale su di una spiaggia senza un filo d'ombra. Vado a testarle. Una a livello spiaggia, l'altra un poco sopraelevata. Poi torno, risaluto il vicinato. Torno indietro che oggi la mia conquista la ho fatta. In cima alla scogliera di nuovo il gatto guardiano. Mi risaluta, lo risaluto, torno e tornerò.




La spiaggia di Chalikiada, Agistri, da una grotta.

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