HT #246: "Svettando la rocca"

Infausto caso volle che dovessi prendere un traghetto. Poco male, da Zografou Il Pireo non è poi così lontano. Seee... Il traghetto che mi serve parte da Patrasso. Come arrivarci? Treno! Così sarà la prima volta che mi avvalgo delle ferrovie greche per una tratta se non lunga quantomeno media. Via internet non riesco a prenotare tutto il percorso, è previsto un cambio a Kiato, sicché mi fiondo in stazione centrale, detta Larissa tanto per non creare confusione. Mi spiego male, e per timore di perdere la coincidenza parto con deciso anticipo. Il primo treno è moderno, usato molto a livello pendolaristico, rimango comodo e le fermate scorrono senza intoppi fino a Kiato. Qui il secondo "treno" come segnalato è un'autobus che placido aspetta subito fuori la stazione. Talmente facile da raggiungere che rimane pure il tempo di una sigaretta. Poi una tirata unica fino a Patrasso. E qui ore da "aspettare'. Subito a fianco del capolinea dell'autobus un deposito bagagli automatico, mollo lì le valigie e parto in una rapida esplorazione. Inizio da quella via lì, vai che vai si presenta una scalinata che quella della Corazzata Potemkin in confronto pare una quisquiglia. In cima indicazioni per la Roccaforte di Patrasso, che faccio, lascio? L'ingresso è libero, la giro di qui, la giro di là, e si arriva fino in cima. Non so quale sia l'altitudine effettiva, ma da livello mare quale ero era il punto più alto che potessi raggiungere dati il tempo a disposizione. 
Poi lo scollinamento, ma da qui in avanti parte un'altra strada.


La Roccaforte di Patrasso, panorama dalla cima



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