HT #258: "Tartarughe e pistacchi"

 L'animale simbolo dell'isola di Egina è la tartaruga. O meglio, come l'amo da pesca è il simbolo di Agistri (Agistri vuol dire amo da pesca), la tartaruga campeggia al centro della bandiera di Egina. I colori della stessa sono il rosso ed un blu scuro. Non ho idea del perché proprio quei colori. Il blu potrebbe, ancorché scuro, potrei immaginarmelo per via dell'inevitabile legame con il mare, il rosso? Uhm... il colore del sole è il giallo quindi? Della terra? Della lava? Ecco, piuttosto potrebbe essere collegato al vulcano, ancorché sia inattivo da tempi immemori. In tutto ciò la tartaruga è ancora lì, al centro della bandiera. Allo stato attuale delle cose non mi è ancora capitato di incrociarne una. La prima volta che mi trovai alle pendici dell'Imetto ciò che mi colpì fu proprio la presenza di diverse tartarughe, a tale distanza dal mare. Nella mia semplice ignoranza questi animali sono comunque collegati al mare, quantomeno all'acqua, e incrociarne diverse a tale distanza dalla costa nonché alle pendici di una catena montuosa fu una piacevole scoperta. Non rimase un caso isolato. Nella pineta al confine tra Zografou e Atene ne incrociai un'altro paio. Non solo distanti da evidente presenza acquifera ma anzi in un contesto urbano, almeno dal punto di vista umano. In tutto ciò l'unica "tartaruga" che ho avvistato in quel di Egina fu in zona Paliachora, risalendo verso il Kastro, il sentiero era indicato in rosso, numero sette se non ricordo male, e da una tartaruga disegnata a sbalzo. Prima o poi mi capiterà di incontrarne dal vero. Al contrario il "prodotto tipico" dell'isola di Egina è il pistacchio, e nel suo interno per la prima volta nella mia vita mi sono imbattuto in dei pistacchieti, i cui colori predominanti, ovviamente all'occasione, possono essere il verde, e, perché no?, il giallo.


Egina: giallo, verde e pistacchio

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