HT #255: "Trait d'union"
Tempo fa, più per necessità che per volontà personale, mi son trovato per la prima volta a Patrasso. Avrei preferito visitarla avendo a disposizione più tempo e sopratutto con più calma a livello mentale. Le ore a disposizione prima della partenza del traghetto non erano tante, una dogana da superare senza documenti originali, un lungo viaggio in treno dal porto destino, burocrazie da affrontare una volta sceso alla stazione finale. Non voglio minimamente rivivere quei giorni in balia di una mentalità chiusa che è peggio della burocrazia stessa. Piuttosto il pensiero ritorna a quelle ore in cui mi inerpicai fino alla rocca di Patrasso. Poi scesi anche. Vedrai. Cercai, e trovai, una ex fabbrica di cui magari riscriverò a parte (ora non ricordo neanche cosa producesse, ma era qualcosa che aveva attratto la mia attenzione). Qualche foto e mi diressi verso il deposito bagagli, sarebbe stato un peccato lasciar tutto lì. E come alle volte accade, alcune "scoperte" le si fanno strada facendo. Vedrai che non son stato il primo a vedere quel murales. Copre tutto un lato di una palazzina. I colori ancora vivaci. Mi ricorda qualcosa... in un'angolo la firma: WD (qui il sito). A sua volta lo "scoprii" ad Exarchia nel 2016, un murales che ritraeva un senzatetto, dedicato a chi si trova a vivere per strada. Un lavoro che poi vidi proposto, a mio avviso giustamente, via internet. Quando poi conobbi una slovena che abitava temporaneamente ad Atene la portai di proposito a vederlo. Passano gli anni, e a centinaia chilometri di distanza, fondamentalmente per caso, mi imbatto in un'altro lavoro di WD. Non saprei, ma trait d'union di questa tipologia mi danno sicurezza e o senso di benessere, mi indicano che sto continuando a percorrere la strada giusta.
Commenti
Posta un commento