HT #269: "Onde e vento"
Ed inverno fu.
Quest'ultimo Dicembre, poco prima della metà del mese, si ebbe un calo improvviso delle temperature con tanto di cime terrestri innevate. Evento che riguardò anche altre zone del continente, poi passò e le temperature si alzarono tanto da poter permettere di andare in giro smanicati nelle ore centrali della giornata. Poi, un po' come l'anno scorso, nel corso di Gennaio le temperature si sono decisamente abbassate nel giro di pochi giorni. Stabili sopra lo zero, ma comunque più in quella direzione che altro. Si aggiunga il "fattore isola", imprescindibile ad Agistri, che nello specifico si traduce in vento. Vento, non brezza marina. Vento con picchi di qualche decina di chilometri orari. Vento forte insomma. E freddo. E per qualche giorno di fila. In pieno giorno si congelava. Mare mosso. Imbarcazioni sospese. Riscaldamento a manetta. Mi lamento? Non tanto. E' pur sempre inverno. In realtà il mare era bellissimo, le sue onde increspate a perdita d'occhio. La sua voce portentosa. La sua forza che si scaglia sulla costa. A ricordare che insomma noi esseri umani facciamo parte della natura e non ne siamo qualcosa di esterno. Ancor più capisco come l'idea di Hybris non possa che esser nata in un luogo così legata al Mare e alla sua forza. La stessa "psiche", la parte "interna", "intima" dell'essere umano, inizia con la lettera "psi", greficamente resa con un tridente, strettamente correlato al mare...
Poi mi fermo, e continuo a respirare il mare.
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