HT #308: "Boat times"
Egina potrebbe esser considerata la "capitale" del golfo Saronico. Vuoi per la sua posizione, per le sue dimensioni, per numero di abitanti, financo per la sua storia. Alcune citazioni sono ritrovate fin nell'antichità, nella mitologia innanzi tutto. Egina fu una ninfa e, manco a dirlo, Zeus vi ebbe a che fare. Era, moglie di Zeus, scoperto l'inevitabile non rimase con le mani in mano, solo che invece che scagliarsi contro il marito pensò bene di devastare una certa isola, quella su cui era solita vivere la ninfa. Zeus quindi, per riparare l'accaduto e ripopolare la zona, trasformò le formiche (mirmir in greco, da cui l'appellativo di mirmidone) in persone. Come ogni mito ne esistono anche altre varianti, prosequii e quantaltro, solo sulle avventure del capoccia delle divinità elleniche vi si potrebbe scrivere una soap opera da una durata che in confronto quelle attuali impallidirebbero. Tagliando corto si potrebbe pensare che come l'isola prende il nome dalla suddetta ninfa il suo simbolo sia la formica. Invece no. E' la tartaruga. Una motivazione molto prosaica credo sia legata alla presenza delle stesse. In realtà ad oggi non ne ho vista manco una ad Egina, al contrario dell'Imetto o della stessa Atene, ma credo in zona capiti ancora, in particolare sulla vicina Moni, che vadano a deporre le uova. Magari in passato di più, da cui il simbolo. D'altro canto, la popolazione mirmidone, a interpretare Odisseo, era allocata nel nord ella Grecia, e non nel golfo saronico, e in più da qualche parte ho letto che in tempi più contemporanei lo stesso termine mirmidone ha assunto un valore tendenzialmente negativo. Quindi una mezza spiegazione vi potrebbe anche essere. Comunque sia da Agistri può capitare di dovervi andare con unacerta frequenza, ma poi si torna anche.
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